I test da svolgere per diagnosticare il tipo di incontinenza sono pochi e semplici. Vediamoli nel dettaglio.

Test delle urine test: generale delle urine, coltura delle urine, antibiogramma, analisi delle cellule nelle urine, analisi radiologica (come l’esame del tratto urinario con ultrasuoni), cistogramma e test urodinamici che possono essere combinati con immagini video della minzione, dopo aver riempito la vescica con un agente di contrasto.

In rari casi, l’urologo o il ginecologo invitano il paziente ad una visita neurologica, in particolare quando si è di fronte alla patologia della vescica urinaria neurogena.

Che cos’è esattamente il test urodinamico?

Il test urodinamico è un test specialistico eseguito dagli urologi con l’ausilio di attrezzature speciali. Prevede l’inserimento di cateteri nella vescica urinaria e nel retto e, a volte, la stimolazione dei muscoli del pavimento pelvico con aghi speciali per registrare l’attività muscolare.

Grazie a questi aghi si registra l’attività elettrica (elettromiogramma) dei muscoli perineali ed i cateteri posti nella vescica urinaria svolgono due funzioni: a) consentono al medico di inserire la soluzione sterile attraverso il tubo, e b) permettono di registrare le pressioni e le contrazioni del muscolo detrusore che si sviluppano quando la vescica urinaria viene riempita con la soluzione.

Il catetere nel retto viene invece inserito per registrare la pressione intra-addominale, quindi per meglio misurare le pressioni intravesicali.

Volendo avere un’idea più precisa di cosa succede esattamente durante la minzione, è possibile ricorrere al metodo della minzione di soluzione salina semplice: questi agenti di contrasto consentono, tramite esame radiologico e registrazione, di eseguire un test noto come video-esame urodinamico ma, a causa del suo costo, questo test viene eseguito solo in casi eccezionali e quando i test precedenti non hanno dato risultati.

Gentile contributo del medico chirurgo dott. Charalambos P. Asvestis, specializzato in urologia e andrologia